Capitale Mondiale del libro: si avvicina il momento del passaggio del testimone
Mancano esattamente sei mesi al momento in cui Rio de Janeiro passerà a Rabat il titolo di Capitale Mondiale del Libro, che detiene dal 23 aprile di quest’anno.
La capitale del Marocco, come quelle che l’hanno preceduta, è stata scelta dall’Unesco (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura) quale Capitale Mondiale del Libro 2026 in considerazione della qualità dei suoi programmi, volti a promuovere la diffusione del libro e incoraggiare la lettura.

Da Rio a Rabat
Due città che più lontane e diverse fra loro non si potrebbero immaginare. Separate da un oceano meno profondo del tempo trascorso senza che l’una conoscesse l’esistenza dell’altra. L’ambiente naturale che ha fatto da sfondo alla loro storia è ricco e multiforme quanto le varietà linguistiche e dialettali che si sono sviluppate sul loro territorio.
Due città, capitali di Paesi la cui storia non potrebbe essere più diversa. Meta e dominio d’invasori arrivati dall’est ma quanto diversi fra loro, arabi e portoghesi, e quanto divergenti le impronte rimaste dal loro passaggio.
Due città. Fantasmagoria di spiagge e di foreste, di verde e d’azzurro, di mare e montagna, eccesso di energia e bellezza, Rio. Eleganza d’altri tempi, tranquilla e signorile Rabat, capitale dei tesori nascosti.

Lussuosa Rio, preziosa Rabat
A detta delle statistiche, e degli occhi che l’hanno ammirata, Rio de Janeiro possiede la quarta più bella biblioteca del mondo.
Il Real Gabinete Português de Leitura è la più grande biblioteca al mondo, fuori dal Portogallo, che custodisce opere scritte da autori portoghesi. Per un privilegio unico al mondo, a questa biblioteca deve essere inviata una copia di tutte le opere stampate e registrate in portoghese.

Real Gabinete Português de Leitura licenza CC
Entrando in questo Gabinetto di Lettura, ci si trova immersi nell’arte raffinata di cui i libri amano a volte circondarsi: rilegature come gioielli, scaffali come sculture. E silenzio.
La più conosciuta e amata libreria di Rabat è senza dubbio la Librairie de Mohammed Aziz. Un tesoro creato dall’amore e dalla pazienza che hanno sostenuto Mohammed Aziz nella sua ricerca e lettura degli oltre quattromila libri che ospita nella sua bottega.

La libreria di Mohammed Aziz
Anche oggi, nei tempi del turismo globale, potrete trovare qui un momento di estatica serenità, all’alba o al tramonto. Un mio anziano amico – lo cito, come si usa dire, con beneficio d’inventario – racconta di avere scovato vere e proprie chicche, sotto lo sguardo divertito di Aziz. Tra queste una seconda edizione del Pinocchio di Collodi, datata 1886, e l’edizione italiana del 1918 di Tartarino di Tarascona.

Le voci che passano da turista a turista, e poi vanno a correre nel web, sostengono che Aziz vendesse libri sotto un albero prima di rinchiudersi in un negozio. Che poi rinchiudersi è un modo di dire, perché i suoi libri pare che in negozio proprio non ci vogliano stare e ne escano come un wadi in piena spargendosi sul marciapiede e sulla strada.
Il nostro caro Mohammad ha 76 anni. La sua libreria è nata nel 1967 e quindi anche lei non è più una ragazzina. Il ruolo di Capitale del Libro che Rabat rivestirà dal prossimo 2026, sarà l’occasione giusta per rendere a entrambi i dovuti onori.











